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Gay Pride Napoli 2014, orgoglio e pregiudizio: l’Onda arcobaleno si infrange sulla Città

Gay Pride Napoli 2014

di Joseph Briska

Quest’anno non c’è stato nessun Pride nazionale bensì una serie di manifestazioni che, come un’onda, hanno attraversato nel mese di giugno la penisola. Il 29 giugno è stata la giornata del Pride campano, con la partecipazione dell’Arcigay, I-Ken, Campania RainbowIl percorso è ormai quello classico: da Dante al mare, passando per Toledo ed il Plebiscito. Il Sindaco De Magistris ha portato, come è tradizione ormai, il saluto suo e delle Istituzioni cittadine al corteo guidato dalla madrina Giuliana De Sio (foto sopra) insieme ai rappresentanti dell’associazionismo e della cultura omosessuale cittadina, tra cui Carlo Cremona, Claudio Finelli, Luciano Correale, Paolo Valerio, Antonello Anteo Sannino e Francesco Sorbara.

Migliaia di persone hanno sfilato, ballato e cantato, mostrando la loro diversità o presunta tale, cercando di vincere i pregiudizi di cui sono vittime. Perché, in verità, a nessuno dovrebbe importare con chi si va a letto la sera e con chi si cerca di costruire una famiglia. Perché è un diritto di tutti amare ed avere famiglia. Quella che lo Stato, ingiustificatamente, vieta loro di costruire, a differenza degli etero. Perché nessuno dovrebbe sentirsi delegittimato a mostrarsi per come si è, o come si sente di essere.

L’Italia è il fanalino di coda d’Europa e di molti stati nel resto del pianeta nel riconoscimento dei diritti civili alle persone omosessuali e transessuali. È il rispetto per le persone e della loro dignità che obbliga tutti noi ad aderire ai Pride, affinché, nella maniera più allegra possibile, si ponga agli occhi dell’opinione pubblica e della politica nostrana una problematica concreta e reale che tratta come cittadini di serie b una moltitudine di persone che dal proprio Stato pretendono ciò che è naturale avere. Il modo scelto per attirare l’attenzione è quello di puntare sull’ironia e sulla provocazione. Nel corteo, quindi, si troveranno parrucche, trucchi, paillettes, tacchi altissimi. L’ambiguità regna sovrana. Ma è un gioco cui prende parte – divertita – la Città, che accompagna in festa e’ ricchiun’ e e’ femmnell’.

Ma forse qualcosa si muove a Roma: prima le dichiarazioni di qualche tempo fa del nuovo Pontefice sul giudizio ai gay, poi le istanze sostenute da M5S, SEL, Rifondazione, ed in parte caldeggiate da Renzi. Ma è di oggi la notizia che fa più scalpore: Francesca Pascale si tessera all’Arcigay e Berlusconi pubblicamente afferma di sostenere la causa dei diritti civili. Solo pubblicità? Propaganda speculativa? Nuovo fumo negli occhi per nascondere le oscenità dei Palazzi e la preoccupante crisi economica? Chissà. La speranza, e la necessità, del cambiamento restano.

Il link con tute le foto della manifestazione:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.511815465586472.1073741827.511625642272121&type=3 

[Photo: Joseph Briska]

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