Cap’alice è l’osteria-design di via Bausan a Napoli, visione del patron architetto Pino Palermo per la cucina fusion di Mario Loina, la quale incontra spesso e volentieri i vini capaci di raccontare la nostra terra, tra tradizione e futuro. Mercoledì 30 aprile dalle 20,30 tocca alla verticale straordinaria di tutte le annate della produzione del piedirosso dei Campi Flegrei di Raffaele Moccia, patròn e vignaiolo dell’azienda Agnanum, dalla 2003 alla 2012. L’evento fa parte del programma “Aspettando Radici del Sud”, la celebre kermesse di Nicola Campanile dedicata ai vini da vitigno autoctono del Meridione. L’azienda Agnanum rientra nella doc Campi Flegrei, ma in effetti fa parte del territorio di Napoli essendo Agnano un suo quartiere. Sono quindi tanti, diversi, e spesso in contrasto tra loro gli aspetti che tracciano il carattere dell’azienda. I quattro ettari di vigneto storico sono compresi tra strette terrazze proprio sul bordo del cratere Agnano. Qui, su un terreno vulcanico, sabbioso e particolarmente friabile, Raffaele e suo padre Gennaro, con grande impegno, praticano una viticoltura di resistenza. Chi ama il piedirosso è un fan sfegatato di quello dei Moccia che, pur essendo lavorato da mani contadine, sa essere sorprendentemente raffinato. Stasera la cucina di Mario Loina, nell’ambito della quale il senso della contaminazione non è soltanto quello orizzontale tra le geografie e le culture, ma soprattutto quello trasversale ai tempi e alle tradizioni, incontra in verticale il piedirosso di Agnanum con la guida di Luciano Pignataro e Marina Alaimo, con Raffele Moccia e l’enologo Maurizio De Simone.
Costo 30 euro. Prenotazioni ed informazioni tel. 081 19168992 3355339305
L’enosteriatipicanapoletana Cap’alice è in via Bausan 28 m – Napoli