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La sora Camilla e Cavani, tutti lo vogliono… (ma quanti possono prenderlo davvero?)

Ci tocca, è inesorabilmente argomento all’ordine del giorno di ogni bar sport, reale o virtuale che sia, e sebbene non dispiacerebbe a nessuno farne a meno, è giusto avviare qualche riflessione sulle squadre che ambiscono a conquistarsi i favori del matador Cavani per la prossima stagione. Come molti autorevoli colleghi hanno sottolineato, l’operazione sarebbe  innanzitutto costosa, estremamente costosa: ma quanto?

Dunque, ai 63 milioni della clausola si deve sommare il costo di ingaggio da ammortare per la durata del contratto, ipotizziamo che la cifra offerta al bomber uruguagio sia di 8 milioni netti l’anno, questa cifra diventerebbe immediatamente di circa 13,5  milioni lordi per squadre spagnole e inglesi, di 16 milioni per il PSG e invece di soli 9,2 milioni per il Monaco (grazie al fisco agevolato).
Totale a bilancio per un contratto di 4 anni: 36,8 mln per il Monaco, 54 milioni per Real, City, Chelsea e infine 64 mln per il PSG (grazie alla super tassa del 75% per redditi superiori al milione di euro).
Morale della favola, Cavani costerebbe 127 milioni al PSG, 117 a Real, City e Chelsea, e soli 99 milioni al Monaco. Possibile che uno di questi club riesca a spendere così tanto per un solo giocatore nell’anno di inizio reale del Fair Play Finanziario?

I nuovi ricchi sono oltralpe, il PSG, nonostante il tentativo di aggirare il Fair Play Finanziario con una mega sponsorizzazione dello stesso proprietario del club attraverso l’Autorità Turistica del Qatar, si troverà  con un rosso di bilancio intorno ai 75 milioni di euro, cosa che ai fini del Financial Fair Play gli impedirà di indebitarsi ulteriormente sul mercato, salvo ovviamente riuscire a vendere un paio di pedine con ingaggi ingombranti (Ibra per esempio), e sempre ammesso che la Francia sia meta gradita a Cavani.
Per completezza citiamo anche il Monaco (proprietà russa),  neopromosso in Ligue 1 che ha già speso 130 milioni per Falcao, Rodriguez, Moutinho, Carvalho, e non sembra volersi fermare, ma non riteniamo sia un’opzione realistica per un paio di buone ragioni, la prima è che non disputerà le coppe almeno per il primo anno e verosimilmente non vincerà almeno per un biennio (considerato il PSG), la seconda è comunque lo scarso fascino di un club che ha dalla sua solo la fiscalità agevolata e la cornice (splendida) di Montecarlo.

Nella penisola iberica, nella non tanto ridente Spagna (dal punto di vista economico), ci sono solo due squadre che potrebbero in teoria interessare a Cavani, il Barça, che però ha acquistato Neymar e chiuso le porte, e poi il Real Madrid. Necessaria una premessa, si tratta di un club ricco, molto ricco, ma l’acquisto di  nuovi giocatori è sempre finanziato dal presidente Florentino Perez, il quale ha le sue fortune nel colosso europeo dell’edilizia ACS, avendo realizzato molte delle sue fortune con la bolla speculativa edilizia spagnola, tra la fine degli anni ’90 e la metà degli anni 2000. Oggi, pur trattandosi di uno dei maggiori gruppi delle costruzioni in Europa, anche ACS soffre degli effetti della crisi, e l’ultimo bilancio del 2011 segnava una perdita di quasi un miliardo di euro.  Allo stesso tempo, le banche spagnole, in passato molto allegre nel concedere linee di credito ai club, attualmente strette tra la morsa della crisi e le disposizioni della UE hanno chiuso la strada dei facili finanziamenti alle squadre di calcio, spingendo anzi per un rientro rapido dei crediti già erogati. Dulcis in fundo, il regime fiscale agevolato per gli stranieri è stato annullato:  ci sono quindi tre condizioni che impongono una strada sola al Real Madrid per acquistare Cavani, ovvero cedere Cristiano Ronaldo (stipendio 14 milioni netti l’anno) oppure Gonzalo Higuain (stipendio 8,5 milioni netti  l’anno) oppure Karim Benzema (stipendio 6,5 milioni netti l’anno). Ci si rende subito conto che con questi chiari di luna in economia, indipendentemente dal valore dei calciatori, non è affatto facile riuscire a venderli realizzando cifre blu (oltre i 30 milioni) e anzi non è detto che per prendere Cavani basti venderne uno solo.

Nella terra natia dell’ex glorioso impero britannico, ci sono diversi club interessati, una grossa novità incombe sulle spese pazze delle squadre di Premier League dalla prossima stagione. E’ stata infatti deliberata poche settimane fa l’adozione del salary cap (voto a maggioranza 14 favorevoli, unico top club contrario il Manchester City), che conseguenze avrà questa novità?

Tre condizioni: la prima è che la Premier ha adottato una normativa ancora più restrittiva del Financial Fair Play dell’UEFA, la seconda è che le squadre inglesi nei prossimi tre anni non potranno avere perdite complessive superiori ai 125 milioni di euro, e infine la terza, ancor più importante, che i club che hanno un costo del lavoro superiore ai 61 milioni di euro nel 2013/14, 65 milioni nel 2014/15 e 70 milioni nel 2015/16 non potranno incrementare gli ingaggi rispettivamente di 4,6 milioni di euro il prossimo anno, 9,3 milioni nel 2014/15 e 14 milioni nel 2015/16. Risultato: in questa estate i club inglesi che sforano i 61 milioni di monte ingaggi (e lo sforano tutti i top club) non potranno aumentare il proprio monte ingaggi di più di 4,6 milioni di euro, pena sanzioni e penalizzazioni in classifica (Fonte: Il Sole24Ore).
Sappiamo da giornali, giornalisti, agenti, intermediari, procuratori & co. che sono il Chelsea e il Manchester City ad essere interessati a Cavani, ma le ultime novità li bloccano sia sul fronte delle perdite complessive (ovvero non possono spendere 63 milioni per il cartellino) sia sul fronte del monte ingaggi (che per entrambe sfora i 100 milioni), avendo alla chiusura del bilancio 2013 perdite  comprese tra i 50 e 100 milioni di euro (rischiano anche sanzioni anche dall’UEFA), non potendo ulteriormente ricapitalizzare a fondo perduto i rispettivi proprietari. In soldoni, vuol dire che per  comprare Cavani devono  privarsi (senza svendere)  di almeno un paio di giocatori con ingaggi pesanti per esempio Tevez e/o Dzeko il City, e per esempio Torres il Chelsea. Per altro i londinesi hanno appena speso 22 milioni di euro per il giovane attaccante tedesco Schurrle (pur potendo contare in rosa in attacco su Demba Ba, Fernando Torres, Moses e Lukaku), mentre il City ha già speso 40 milioni di euro per Fernandinho dallo Shakhtar, e 18 per Jesus Navas dal Siviglia.

Alla fine di questo viaggio ci rimane di fatto un mare di chiacchiere. Può darsi che Cavani vada via o rimanga, ma è bene chiarire che allo stato attuale delle cose, al di là delle dichiarazioni di padre, madre, fratello, zio, cugino e procuratore, è tutt’altro che facile pronosticare una partenza certa. Poi resta inteso che i colpi di scena sul mercato possono sempre accadere e allora non resta che attendere (si spera non molto, ma il termine ultimo per esercitare la clausola è il 10 agosto) per sapere se il Matador vestirà ancora la maglia azzurra nella prossima stagione.

[Foto: sky.sport.it]

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