Il “Mondiale dei Mondiali” (come è stato ribattezzato) entra nel vivo con l’approdo ai Quarti di Finale. Rispetto alle previsioni della vigilia, l’unica sorpresa è la presenza della Costa Rica, mentre le altre pretendenti sono quasi tutte quelle annunciate. Al termine degli Ottavi si può dire senza timor di smentita che la globalizzazione del calcio ha portato ad un generale innalzamento del livello di conoscenza anche in quei paesi dove la tradizione calcistica non è particolarmente gloriosa. Questo fenomeno di diffusione della conoscenza attraverso internet e la ormai totale circolazione dei calciatori verso i quattro angoli della terra ha portato grandi benefici alle selezioni nazionali, che sono apparse sul campo tutte ben organizzate con chiare idee tecniche e tattiche applicate al gioco.
Anche nazionali storicamente un po’ anarchiche come quelle sudamericane o quelle africane hanno fatto sfoggio di un’organizzazione di alto livello in campo (basti pensare ad esempio al Cile, alla Colombia o all’Algeria) contribuendo ad innalzare il livello di incertezza e spettacolarità (ben 5 ottavi si sono chiusi oltre il 90′). Se guardiamo il numero di gol segnati finora (154) scopriamo che è stato già superato il numero di reti complessive segnate nel precedente Mondiale in Sudafrica (145) quando mancano ancora 8 gare da disputare. Altro aspetto da sottolineare è lo scarto con il quale si sono chiuse le partite (tra fase a Gironi e Ottavi), nella gran parte dei casi a fare la differenza è stato un singolo gol a testimonianza dell’equilibrio in campo.
Ad aprire le danze nei Quarti di Finale sarà l’incontro tra Francia e Germania, un match di grande fascino, una sfida che richiama la storica contrapposizione tra le due grandi nazioni europee. I transalpini sono giunti al Mondiale nello scetticismo generale dell’opinione pubblica francese, eppure il gruppo molto rinnovato da Deschamps ha mostrato una manovra fluida e avvolgente che li ha portati a segnare con una relativa facilità. La Germania invece è un ibrido tra il gruppo storico che è al suo terzo Mondiale e i giovani recentemente affacciatisi alla ribalta internazionale. Non è la solita squadra vista nelle competizioni internazionali, solida e speculativa, è piuttosto una formazione che cerca molto il fraseggio per giungere al gol ma concede sempre qualche occasione agli avversari, sarà un match aperto a tutti i risultati.
I padroni di casa del Brasile saranno invece impegnati in un derby continentale contro la Colombia, la squadra che ha destato probabilmente la migliore impressione finora. Il team verdeoro non ha invece mostrato un gioco convincente e tende invece ad affidarsi quasi esclusivamente alle giocate individuali dei suoi attaccanti, mentre al contrario i “caffeteros” colombiani hanno sfoggiato talento in dosi abbondanti al servizio di un chiaro gioco di squadra, ottimamente impostato dal tecnico Pekerman.
Interessante anche la sfida tra Argentina e Belgio, la nazionale sudamericana è giunta ai Quarti con non poche difficoltà, pur avendo incontrato sul suo percorso squadre di caratura inferiore non è mai riuscita a imporre la propria superiorità e anzi è spesso dovuta ricorrere alle invenzioni di Messi (più di una volta sul filo di lana) per vincere le sue partite. Il Belgio invece è giunto in Brasile spinto da un’ondata di ottimismo e dal favore degli osservatori che l’avevano inquadrato come sicura sorpresa; i diavoli rossi sono cresciuti di partita in partita migliorando l’amalgama di un gruppo davvero ricco di qualità tecniche e forza fisica, e inseguono il miglior risultato della loro storia (semifinale, già raggiunta nel 1986). Sarà senz’altro una partita ricca di gol e spettacolo.
Chiuderà il programma l’incontro tra Olanda e Costa Rica, due squadre con allenatori di forte personalità, Van Gaal e Pinto, che hanno organizzato le proprie squadre all’insegna dell’equilibrio tra le fasi e i reparti, affidandosi in fase realizzativa ai propri talentuosi attaccanti. Pur non potendo escludere un colpo di scena, si deve riconoscere che gli arancioni hanno un tasso tecnico e un’esperienza ad alto livello troppo superiore per pensare di assistere a sorprese di risultato, oltre al fatto che forte è il desiderio di riscattare la finale persa del 2010.
Di seguito il programma degli incontri con l’orario italiano:
Venerdì 4 luglio, ore 18.00: Francia-Germania
Venerdì 4 luglio, ore 22.00: Brasile-Colombia
Sabato 5 luglio, ore 18.00: Argentina-Belgio
Sabato 5 luglio, ore 22.00: Olanda-Costa Rica
fonte immagine: fifa.com