Ai musulmani residenti a Napoli era stata fatta tempo fa una promessa, ancora oggi non mantenuta. L’anno scorso, in occasione della chiusura del Ramadan, il sindaco De Magistris, sull’esempio di Pisapia (il quale ha puntato sul multiculturalismo per la propria campagna elettorale a sindaco di Milano) e Renzi (che si rese disponibile ad ospitare una moschea nella periferia della città di Oriana Fallaci), annunciò, in Piazza Mercato, la costruzione di un nuovo luogo di culto per i musulmani napoletani. Durante il suo discorso ribadì, rifacendosi all’art. 3 della Costituzione, di non far discriminazione alcuna nei confronti dei cittadini di colore, etnia o religione diversa. Mostrandosì interessato verso i problemi e i programmi di questa comunità, concluse riconoscendo alla città di Napoli il saper guardare, in particolare, al sud del mondo: una città con una voglia di essere un esempio di fratellanza nel mondo.
Ebbene il sindaco ha dichiarato che entro dicembre 2011 avrebbe indicato il luogo in cui far sorgere la moschea. Il 19 settembre, nel giorno dedicato a San Gennaro, il sindaco ha annunciato che Napoli in qualità di città di integrazione, ha bisogno di un luogo comune dove si possano riunire e discutere le comunità cattolica, musulmana, ebraica ed evangelista. Per il sindaco sarebbe “un segnale diverso rispetto al passato” soprattutto se si prende in considerazione il fatto che “in questa città c’è un’ampia comunità islamica con la quale si sono instaurati buoni rapporti di collaborazione”.
Il compito dell’individuazione del luogo dove far nascere un punto di culto per la religione islamica è stato affidato all’assessore Tuccillo, che, a dicembre, all’incontro con la comunità senegalese, ha detto che Napoli è la città di tutti e che la moschea sarà costruita.
Ad oggi, però, non vi sono informazioni, il sindaco non risponde all’e-mail inerenti la moschea e non risulta essere stato individuato sito alcuno disponibile per la costruzione del luogo di culto dei musulmani a Napoli.
[In foto: La Grande Moschea Blu – Istanbul © Michela Iaccarino]