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Forum universale delle culture 2013: sviluppi e “imprevisti”

Ebbene sì! Le critiche mosse ai due precedenti forum delle culture cominciano a farsi sentire anche a Napoli. Giunte sicuramente in anticipo, rispetto a quelle mosse a Barcellona e in Canada dato che il forum ancora deve cominciare.

La critica si fa sentire, il sostegno viene sempre meno, il tempo stringe e il forum sembra ridimensionarsi sempre di più, dai fatidici 101 giorni è stato ridotto a due mesi. Ricapitoliamo gli avvenimenti:

– Il 9 gennaio Vecchioni, sulla sua pagina Facebook, annuncia che: “Cari amici, ci tenevo a farvi sapere per primi che ho dato le dimissioni al mio controverso ruolo di Presidente del Forum di Napoli […] Ingenuamente pensavo di dover occuparmi solo di cultura: scusate, mi sbagliavo. Torno a fare il lanciatore di coltelli, che forse mi riesce meglio […] Quello che sono, l’artista, il giocoliere di sogni e di parole, vorrei regalarlo ancora a Napoli”.

– Il 9 febbraio il Forum delle Culture arriva in Commissione Cultura e Turismo dove sono state affrontate alcune delle numerose tematiche concernenti l’organizzazione dell’evento. Per il direttore generale del Forum delle Culture, l’ambasciatore Francesco Caruso, “i bandi sono necessari”; al netto di impegni a suo tempo assunti dal Comune di Napoli e dalla Regione e quindi trasferiti alla Fondazione e al netto dei crediti che la Fondazione vanta perché deliberati e non ancora derogati dal Comune e dalla Regione, il bilancio della fondazione sarebbe in pari; “E professionisti del giornalismo, della comunicazione e della grafica ci consentiranno di riaprire il sito che avrà, oltre alla solita presentazione del Forum, le linee generali del programma e, auspicabilmente, anche l’annuncio dei bandi o manifestazioni di interesse a seconda delle tipicità dei temi della pace, i temi dello sviluppo sostenibile delle responsabilità delle comunità locali il tema della conoscenza e quindi della ricerca. Una certa linea editoriale è stata già individuata e sono, su quello che è apparentemente lo slogan, Napoli città in movimento, quelle di spiegare che qui sono successe, in questa città, delle cose che si sono mischiate con la creatività, il melting pot multietnico meglio che in altre capitali mondiali e che questo fatto si può esprimere in maniera concreta”.

– Il 10 Luigi Cesaro lascia il Forum delle Culture. La provincia lascia l’evento a causa dell’attuale situazione economica la quale richiede la revisione degli accordi presi. Sulla Fondazione del Forum, lo stesso sindaco, Luigi de Magistris spiega: “Stiamo superando la fase difficile, la Fondazione ha una esposizione debitoria significativa con una serie di ruoli che sono eccessivi rispetto alla snellezza che deve avere un evento di questo tipo. Con il governatore Caldoro c’è già un accordo: stiamo mettendo a punto la forma giuridico-amministrativa migliore per garantire alla città il miglior Forum possibile” e ancora “Lavoriamo per superare un momento di difficoltà legato a una struttura pensata quando c’erano più fondi e che adesso rappresenta un appesantimento”.

Ma la situazione è critica. Per certo ci sono i cubi per strada, che a loro volta hanno ricevuto critiche, mancano le brochure, i programmi e un sito che é in aggiornamento.

L’incontro del 9 febbraio è avvenuto in vista del consiglio del 13 febbraio che si terrà nella sala del Consiglio Comunale e chissà se sarà in grado di darci qualche risposta o aumenterà i nostri quesiti. Attendiamo guardinghi.

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