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Cinema

Napoli tra cinema & teatro: GUADO di Egidio Carbone

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Napoli, da sempre città di teatro;  un teatro il nostro, spesso fatto a cielo aperto, dalla gente comune  ma non solo. Tra le nuove leve della moderna drammaturgia napoletana, desta d’interesse la figura di Egidio Carbone e della sua Teoria dell’Attore Costitutivo. Egidio Carbone, giovane drammaturgo, regista ed attore teatrale campano di talento,  debuttò nel 2010 nella nobile e storica cornice del Teatro San Carlo, con La Bufaliera;  nell’arco di diversi anni, oltre a continuare in maniera brillante la sua carriera, formula, attraverso accurate ricerche, la Teoria dell’Attore Costitutivo circa le affinità tra la Moderna Teoria della deformazione della materia e la Metafisica del personaggio, raccogliendo e condensando le sue ricerche in inediti testi teatrali, innovative regie e ingegnosi laboratori sperimentali.

L’8 ed il 13 settembre scorsi, al cinema Metropolitan ed all’Hotel Royal, ha debuttato il primo esperimento cinematografico di Egidio  Carbone, un film corto, come suggerisce il sottotitolo sulla locandina, della durata di 25 minuti circa, intitolato:  GUADO – L’essere ribelle, sempre basato sulla sua Teoria dell’Attore Costitutivo, primo capitolo di una trilogia, ancora in fase di lavorazione. La trama racconta di  Adele, donna potente che guidata da GUADO, una misteriosa figura mascherata che vive nei sotterranei della città, si ribella al senso dell’avere portandosi, lungo un viaggio fisico e metafisico, a raggiungere quello dell’essere.

Carbone nel suo breve film, ha sviluppato la creazione dei personaggi, studiando le caratteristiche costitutive del tufo giallo napoletano, del cemento e dell’acciaio B450C per l’edilizia; tufo ed acciaio sono quindi elementi costitutivi della città di Napoli. Il potere è dunque simboleggiato nella scelta dei luoghi, dall’acciaio e dal cemento. Il senso dell’essere, dalla Napoli sotterranea e dal tufo. Dal progetto cinematografico si sono poi sviluppate altre due iniziative correlate, la prima di carattere culturale, una visita guidata sui luoghi del film, dove si spiegava anche il significato narrativo e simbolico dei luoghi visitati, dal Cimitero delle Fontanelle alla chiesa del Purgatorio ad Arco, dal Lungomare Caracciolo a via Toledo, che si sono tenute il 9 ed il 10 settembre in mattinata. Mentre la seconda iniziativa riguardava una mostra espositiva, sullo sviluppo creativo del film, tenutasi al Maschio Angioino L’11, il 12 ed il 13 settembre scorsi.

Sinceramente, il film corto non mi ha colpito più di tanto, l’ho trovato troppo ermetico e alquanto banale in alcuni sviluppi. A parte poi le musiche del grande James  Senese, e l’incantevole bellezza e bravura della giovane protagonista, l’attrice teatrale Adele Rita Perna, il progetto non merita particolare nota di merito. Molti i cameo, di noti attori ed attrici napoletani,  ma in definitiva sempre i soliti nomi, niente di nuovo.

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