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Cinema

“Morte di un matematico napoletano”: in dvd il memorabile esordio al cinema di Mario Martone

Morte di un matematico napoletano Attesissimo dalla popolazione cinefila e dagli studiosi, esce per la prima volta in dvd per CG Home Video (€ 12,99) il capolavoro giovanile di Mario Martone, esordio dietro la macchina da presa, Morte di un matematico napoletano (1992), ritratto emblematico del geniale matematico Renato Caccioppoli (1904-1959), intellettuale tormentato (era nipote di Bakunin per parte di madre), insofferente a ogni tipo di istituzione e legame, dal carattere spigoloso ma non privo di generosità, morto suicida l’8 maggio 1959 con un colpo di pistola alla nuca nella sua casa di Palazzo Cellammare a Napoli, nel quartiere Chiaia.

Martone, che a Palazzo Cellammare è cresciuto, ed è nato nello stesso 1959, deve essere stato sempre affascinato dalla figura di quell’uomo che tutti nel palazzo ricordavano, ed in quello stesso stabile la pellicola è in larga parte ambientata: il regista, reduce da un quindicennio di alta sperimentazione teatrale con il gruppo Falso Movimento confluito nel 1987 (insieme al Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller e il Teatro Studio di Toni Servillo) nel gruppo di Teatri Uniti, sceglie di raccontare l’ultima settimana di vita di Caccioppoli, dal 1° all’8 maggio 1959: segue il viaggio al termine della notte napoletana del matematico dal suo ‘ritrovamento’ – ubriaco e confuso – alla stazione ferroviaria di Roma da parte del fratello (Renato Carpentieri) alle lezioni universitarie con il prete-assistente Don Simplicio (Antonio Neiwiller), dai rapporti con i suoi studenti (tra cui l’esordiente al cinema Toni Servillo) e i suoi ex-colleghi del Partito Comunista all’incontro con colei che è stata nel bene e nel male la donna della sua vita (una intensa Anna Bonaiuto), passando per i suoi ciondolamenti etilici nel mezzo di una Napoli notturna e misterica, tra bassi e ‘femminielli’.

Morte di un matematico napoletano, tra i più folgoranti esordi che la storia del cinema italiano recente ricordi (giustamente accolto all’uscita da un’incetta di premi) è dominato dalla forza di una regia che non tradisce l’origine teatrale di Martone, mossa e nervosa com’è; dalla recitazione titanica di Carlo Cecchi-Caccioppoli (qui nel ruolo della vita), tutta sussurri e grida, silenzi e sottrazione, tormento ed estasi; dalla prodigiosa fotografia di Luca Bigazzi, in grado di catturare la luce di Napoli in esterni ed interni quasi desaturati, dalla dominante seppiata, metonimia di una città avviata verso una difficile ‘modernità’, di cui Caccioppoli è insieme profeta e vittima.

Privo di difetti il riversamento digitale, che restituisce tutte le qualità cromatiche dell’opera. Negli extra, spicca il documentario sulla genesi del film di Valentina Pattavina, Il laboratorio napoletano.

http://www.cghv.it/film-dvd/Morte-di-un-matematico-napoletano/f7846 (foto)

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